Scanno e Cocullo: workshop, incontri e dibattiti

Dall’1 al 6 maggio è in programma un appuntamento imperdibile a Scanno per una settimana di studio in cui affronteremo la tematica delle tradizioni popolari, dai costumi tipici ai riti religiosi di origini antichissime. Scanno è il paese più fotografato d’Italia ed è diventato negli anni una tappa importante nel percorso di crescita dei fotografi. Dopo Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Fulvio Roiter, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e molti altri, c’è ancora la possibilità di dire qualcosa di nuovo?
Workshop: “Stereotipi e nuove visioni nella fotografia contemporanea”
Condotto da Claudio Marcozzi, è mirato alla ricerca di una rappresentazione dei luoghi, delle persone e dei fatti guidata dall’intuito personale e dall’istinto creativo. Saremo a Cocullo per la festa di San Domenico, con i serpari che avvolgono i cervoni attorno alla testa del Santo prima della processione, per vivere in prima persona l’esperienza dell’incontro con animali demonizzati dall’immaginario collettivo (e dalla stessa Chiesa), ma che diventano i protagonisti veri di una giornata di festa in cui ognuno cerca di esorcizzare le proprie paure (tranquilli, tutti i serpenti sono innocui). Di solito i bambini sono i più liberi da timori, almeno quelli che non sono ancora stati terrorizzati dai genitori. Studieremo e rappresenteremo le contaminazioni tra la credulità popolare e la religione, il folklore, la dignità umana, la vita.
A Scanno avremo la possibilità di fotografare il “catenaccio”, cioè il corteo nuziale, in occasione del 25° anno di matrimonio di Maria e Claudio D’Alessandro: sono previste circa cinquanta coppie in costume tipico, un evento che non si verifica da parecchi decenni, a parte l’effimera rievocazione folkloristica che si svolge ogni anno in agosto ad uso dei turisti. Scanno sarà il nostro luogo di verifica, la sfida con noi stessi. Quello che già alla fine degli anni 50 il critico Giuseppe Turroni aveva definito come il “santuario della retorica meridionale”, oggi è un luogo di cui ormai tutto sembra sia stato detto e mostrato, ma i tempi cambiano e così anche gli occhi…
Il workshop sarà l’occasione per approfondire l’aspetto culturale del fare fotografia in luoghi ormai mitici, ma proprio per questo stimolanti e ideali per condurre nuove ricerche affinché, attraverso il confrontarsi e il misurarsi con il passato, si possa arrivare ad ulteriori approdi creativi. Per crescere insieme sul campo, attimo dopo attimo.
Quota di partecipazione
La quota è di euro 530, comprende la partecipazione al workshop e il soggiorno in pensione completa dalla cena del primo maggio al pranzo del 6 maggio. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Per gli accompagnatori che non frequentano il workshop la quota è di 250 euro.

Acconto di euro 250 da versare mediante bonifico bancario (cin Q abi 06150 cab 69660 CC0171007128), oppure con vaglia postale intestato a Claudio Marcozzi, via Pisacane 7, 63017 Porto San Giorgio. Il saldo sarà versato al momento dell’iscrizione, a Scanno.

Per l’adesione inviare una email con i propri dati a: claudio.marcozzi@libero.it

Arrivare a Scanno
In auto: Autostrada dei Parchi A24 Roma-Pescara, uscita Cocullo, direzione Anversa degli Abruzzi-Scanno, attraverso le gole del Sagittario. In Treno: stazione di Sulmona, poi autolinee pubbliche.

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