L’Arte del vedere

Il Workshop
Il restauro della visione è un training indispensabile per eliminare i preconcetti e gli stereotipi che banalizzano il nostro modo di vedere, impoveriscono il nostro bagaglio immaginario e bloccano le nostre potenzialità espressive. Serve a rendere più fresca e più agile la nostra capacità di percezione.

Normalmente il corso ha una durata di tre mesi con incontri settimanali (12 incontri con quattro uscite per le riprese), allo scopo di rendere più fruttuoso e digeribile il suo effetto, ma può anche essere concentrato in uno stage intensivo di una settimana, una vera e propria terapia d’urto, in cui si deve avere il coraggio di mettere in discussione anche sé stessi.

Il primo e indispensabile requisito per crescere è l’umiltà.

Il Programma
Il corso avrà inizio martedì 21 ottobre alle ore 21,30 presso la sede del Fotocineclub Fermo in contrada Girola con una serata di presentazione delle attività previste. Avrà cadenza settimanale (tutti i martedì alle 21,30) e terminerà alla fine del mese di aprile. Sono previsti trenta incontri tra lezioni teoriche e uscite per fotografare. Il corso è diviso in due parti: nella prima, che terminerà il 23 dicembre, ci occuperemo di questioni di tecnica e dei temi fotografici; la seconda, che terminerà il 27 aprile, sarà dedicata agli approfondimenti necessari a chi non si accontenta della fotografia come semplice passatempo ma vuole continuare a crescere e avere maggiori soddisfazioni. Il corso si concluderà con una serata pubblica durante la quale saranno proiettati i lavori svolti e consegnati gli attestati di partecipazione.

Piano del corso

Ottobre
21 – Presentazione del corso e iscrizioni
28 – Attrezzatura fotografica

Novembre
04 – Esposizione, casi critici
11 – Inquadratura e composizione
18 – Paesaggio
25 – Paesaggio (con una uscita per riprese)

Dicembre
02 – Ritratto (con una uscita per riprese)
09 – Viaggi e reportage
16 – Viaggi e reportage
23 – Critica delle immagini prodotte

Inizio seconda parte il 13 Gennaio 2004
13 – Restauro della visione
20 – Restauro della visione
27 – Restauro della visione

Febbraio (uscita per riprese)
03 – Restauro della visione
10 – Studio del mosso
17 – Creatività
25 – Creatività

Marzo (uscita per riprese)
02 – Lettura dell’immagine
09 – Lettura dell’immagine
16 – Reportage e racconto fotografico
23 – Reportage e racconto fotografico
30 – Il progetto personale

Aprile
06 – Critica delle immagini prodotte
13 – Critica delle immagini prodotte
21 – Il concorso fotografico, la mostra
27 – Presentazione di un lavoro fotografico

Tutte le lezioni comprendono una proiezione di diapositive commentate sullo stesso argomento della serata.

Il Restauro della Visione
Fare fotografia non vuol dire sapere come funziona una macchina fotografica, conoscere tutte le novità sul mercato ed operare con un “ricettario” che ci permette di non sbagliare uno scatto. Quando non siamo contenti delle nostre fotografie è inutile cambiare macchina, spesso quello che dobbiamo cambiare è la nostra testa, perché evidentemente non siamo stati capaci di riprendere i nostri soggetti come meritavano. Con questo corso cureremo in modo particolare l’educazione dello sguardo ed affronteremo un restauro mentale per eliminare tutte le deformazioni e gli stereotipi che ci impediscono di selezionare nel giusto modo le cose da racchiudere in quel rettangolo che diventerà poi una fotografia. I fotografi non sono persone normali: vedono di più e vedono meglio, e registrano quello che vedono per farlo vedere anche agli altri, i cosiddetti normali, che spesso sono ciechi. Partiamo insieme per quest’avventura che nel giro di qualche mese trasformerà il nostro modo di considerare le cose e le persone, risveglierà il nostro sguardo e la nostra mente per essere in grado di percepire l’essenza vera del mondo in cui ci muoviamo ed esporla in maniera appropriata. Non è importante l’attrezzatura con cui si lavora, ma con un sistema reflex di qualsiasi marca ci si può divertire di più. E possono partecipare anche le persone digiune di tecnica fotografica perchè quel minimo che serve veramente lo si potrà acquisire strada facendo. Buon viaggio.

L’intelligenza e la creatività del vedere contro la consuetudine del guardare che porta a volte a registrare le cose troppo casualmente.

L’occhio sveglio contro l’occhio intontito da troppi messaggi non selezionati opportunamente dal cervello.

La personalità di un autore contro il povero tran tran espressivo di un impiegato dell’immagine-collezionista di figurine.

Contro i picture editor che non conoscono la Fotografia, contro certi giurati dei concorsi fotografici “tuttodrittotuttopreciso”, contro critici ben pagati e con poca voglia di cercare (vedono un cipresso e dicono Toscana, vedono un paesaggio e dicono Fontana), contro giornalisti e pubblicitari immersi e gonfi come pezzi di pane nel grande brodo nauseabondo degli stereotipi e dei luoghi comuni.

Per non fermarsi ancora dietro la fila più lunga al casello dell’autostrada, e c’era una porta vuota…

Perché quello che non vi aspettereste mai vi capiterà sempre quando meno ve l’aspettate…

Per non dire mai “non so più cosa fotografare”.

Per fuggire dall’imbecillario collettivo.

“Un bravo fotografo dovrebbe passarsi la carta vetrata sugli occhi tutte le mattine”
Guy Le Querrec / Magnum